PERMISSION

Anno:
2008
Durata: 30 min
Copyright: Alberto Cima

Regia: Alberto Cima
Soggetto, fotografia, montaggio:
Alberto Cima
Suono: Presa diretta

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Trama:

A Londra sorry e welcome, ma ciascuno sta nel suo guscio. E obbedisce indifferente. La società divisa in classi. Indiani gestiscono minimarket. I britannici esseri superiori. Il progresso dentro le regole stabilite dagli affari. La proprietà privata è sacra. Il proprietario e i suoi schiavi sorvegliano. Ogni ente, azienda o negozio di pregio ha uno o più addetti che sorvegliano, controllano, spiano. Alla British Library ne ho contati 50. Non si può accedere a nessuna sala di consultazione se non muniti di pass. Poliziotti e spioni di aziende mi allontanano non appena mi accingo a filmare. Ogni cosa appartiene a qualcuno: soltanto il proprietario può permetterne l’uso. Città blindata. L’uomo in cassaforte. Arricchirsi. Bellissimi grattacieli firmati tracciano il confine tra gli eletti e la massa indistinta di cittadini. Corpi vuoti, addomesticati.

Critica:

Alberto Castoldi
(Trascrizione dal video realizzato da Alberto Nacci)
Alberto Cima è un personaggio singolare, come del resto tutti gli artisti, non ho mai conosciuto un artista banale, e questo vale anche per lui. Però mentre altri lo descrivono come un personaggio difficile, ostico, almeno alcuni me l'hanno descritto così, in realtà l'ho trovato un personaggio incantevole.
E' in primo luogo pieno di senso dell'umorismo, che è una cosa che io apprezzo molto. Umorismo per me vuol dire tante cose, sensibilità, intelligenza, capacità di capire il mondo che ci circonda. Permission è pieno di senso dell'umorismo, e da questo punto di vista lo considero l'esito più bello e più originale di Alberto Cima.