IL TEMPO DEL MAGLIO

Anno:
1996
Durata: 23 min
Copyright: Alberto Cima

Regia: Alberto Cima
Aiuto regia: Paola Ratti
Soggetto: Elvira Cassetti Pasini, Alberto Cima, Paola Ratti
Da un'idea di: Elvira Cassetti Pasini e Ruggero Brunori
Fotografia e montaggio: Alberto Cima
Consulenza editing digitale: Matteo Cima
Musica originale: Walter Frazzi
Interpreti:
Beppe Pasini, Giuseppina Cominotti, Bortolo Brunori, Renato Zola, Bianca Guerra, Daniela Leali, Alessio Pasini, Matteo Tononi.

Finanziato:
Acciaierie e Ferriere Bredina, Acciaierie e Ferriere Ilfo, Acciaierie e Ferriere Iro, Acciaierie e Ferriere Leali Luigi, Feralpi Siderurgica, Ferriera Valsabbia, Olifer, Dario Leali, Alessio Pasini
con il patrocinio di Civiltà Bresciana
Trama:

Già nel Cinquecento Odolo era terra di fucine. Il battito dei magli, mossi dall'acqua del torrente Vrenda, accompagnava giorno e notte la vita della gente. Umile e tenace, la gente di Odolo ha saputo affinare nei secoli una straordinaria abilità nella produzione artigianale di badili, vanghe, picconi, zappe e altri attrezzi agricoli in ferro. Il tempo del maglio è il tempo dell'uomo, dei suoi valori, delle sue speranze, della sua volontà di governare gli eventi e di affermarsi in una realtà dura.

Critica:

Alberto Pesce
Il maglio batte in un video.
Il filmato nella sua arcatura di 23 minuti, bilancia su due tempi un'umanità odolese, laboriosa e solidale, tutta casa e fucina per istinto di sopravivenza ma anche per amore del lavoro e delle cose. Il tempo del maglio disegna un destino ancestrale di povertà e fermezza montanara dove tutto cade liturgico in una reciproca e generosa solidarietà con cui far muro alla paura e alla miseria.
Poi, non è più solo elogio di un mondo di vecchi ceppi montanari radicati alla terra e inesausti nel lavoro. E' una sorta di cantica in crescendo per un'intelligenza di sfida che sa stringersi comunitariamente per affrontare nuove realtà produttive d'impegno e di rischio.

Nino Dolfo
Il tempo del maglio è un filmato di Alberto Cima che documenta l'evoluzione di un processo produttivo e l'industriosità di una comunità che ha saputo ritagliarsi un suo spazio egemone nella storia dell'economia nazionale.
Servendosi delle ruvide facce indigene, di reperti d'epoca e scorci ambientali, il filmato di Cima è un'eloquente lezione di microstoria. Al filmato hanno dato il loro apporto i più importanti marchi industriali odolesi, le acciaierie più note.